venerdì 8 luglio 2011

Confusa

Stamattina ho visto per la prima volta i 48 kg!!! precisamente 48,8, che però saranno sicuramente andati in fumo perchè in questa giornata mi sono tenuta circa sulle 800 calorie... Beh, ho avuto la prova che ce la posso fare. Quando ho visto quel numero ero felicissima e allo stesso tempo terrorizzata. Se lo sapessero i miei genitori morirebbero...non voglio che si preoccupino per me e non voglio che mi facciano mangiare a forza per ingrassare, ma ormai è un continuo farmi notare che sono dimagrita troppo (6 kg abbondanti fa, secondo loro ero già perfetta). Oggi sono andata a fare un pochino di spesa (la mia personale): latte scremato, cereali alla crusca, fragole, una minestra di pomodoro con poche calorie, lattine piccole di tonno al naturale, fiocchi di latte, yogurt magro senza zucchero. Cerco di prendere meno calorie possibili, ma almeno voglio variare un po'...Rimango ossessionata dal cibo quando invece dovrei studiare come un'invasata anatomia, appena finisco questo post vado subito ad aprire il libro e magari ripeto qualcosa. La vera confusione, però, è un'altra. La crea un desiderio che mi porto dentro da almeno tre anni, ma che è completamente incompatibile con l'obiettivo che mi sto sforzando di raggiungere: IO VOGLIO UN BAMBINO. Ho solo 20 anni, non sono sposata e non ho intenzioni di creare una famiglia nell'immediato, ma voglio un bambino. Un angioletto paffuto da riempire di coccole, cullare, abbracciare e accarezzare. Vorrei stringerlo a me, farlo sentire amato come nessun altro, rassicurarlo quando ha paura o piange, cantargli una canzone per farlo addormentare, baciare le sue guance rotondette senza mai smettere. Mi immagino mentre lo tengo in braccio e lo guardo mente si addormenta, mentre stringe la mia mano con la sua manina paffuta, facendomi capire che mi vuole bene quanto io ne voglio a lui, che ha bisogno di me e che non mi vuole lasciare .Ho  bisogno di sommergere di affetto questo bambino che non c'è, ed è una sensazione così forte e struggente che ho paura di impazzire. Ogni volta che penso a questo sento una morsa allo stomaco e mi viene voglia di piangere perchè so che non può succedere, perchè sto impedendo con le mie stesse scelte ed azioni che il mio corpo possa dare la vita. Perchè sono troppo egoista per prendermi cura di qualcun altro. Perchè nessuno può volermi bene in quel modo così puro e totalizzante. Sono vuota davvero, un vuoto che va ben oltre il privarmi del cibo.

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